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Care
amiche, cari amici,
Enel torna a minacciare legalmente
Greenpeace
con una diffida, e annuncia nuove azioni in sede civile e penale.
Ancora una volta Enel reagisce alla campagna di informazione di
Greenpeace chiedendo di
censurarne il sito web. È
l’atteggiamento arrogante di chi non sa rispondere sui contenuti mentre
fa profitti utilizzando la fonte più sporca, il carbone, scaricandone i
costi ambientali e sanitari sui cittadini. Motivo della lettera di
diffida di Enel è la presentazione del cortometraggio “
Uno
al giorno”, realizzato da Greenpeace per denunciare gli impatti
sanitari della
produzione elettrica col carbone di
Enel. Il cortometraggio evidenzia le “
due anime” di Enel che
produce energia verde, ma fa grandi profitti col carbone, dal quale
viene
il 41% della sua produzione elettrica in
Italia. Dire questo, per Enel, è calunnia.Già lo scorso luglio il
giudice civile di Roma ha respinto un analogo ricorso di Enel contro il
sito di Greenpeace che ha lanciato la campagna nel 2012.
Successivamente, con la chiusura del sito (
www.facciamolucesuenel.org)
era stato ritirato un secondo ricorso, ma i contenuti essenziali sono
sempre stati presenti sul sito di Greenpeace. Infatti, Greenpeace aveva
annunciato che la campagna non era finita. “
E questo perché Enel,
‘energia che ti ascolta’, è sorda dinanzi alle nostre denunce, anche
quando sono sostenute dal talento di molti artisti. Non ci sposteremo
di un millimetro”, conclude Boraschi di Greenpeace Italia.
Enel vuol rimuovere il cortometraggio di Calopresti, perché ritenuto “
calunnioso,
diffamatorio e lesivo”. Ma i contenuti sono gli stessi del sito
del quale era stata chiesta la chiusura a luglio, e che il Tribunale
Civile di Roma non aveva invece censurato con motivazioni chiare: “
il
nucleo essenziale della notizia riportata da Greenpeace è conforme a
verità…”. Ricapitoliamo:
1. le emissioni da carbone provocano un impatto sanitario valutabile,
secondo il modello utilizzato dall’Agenzia Ambientale della UE, in un
certo numero di “
morti premature”
2. Greenpeace ha commissionato un rapporto a un istituto indipendente
per valutare l’impatto delle centrali Enel. Il rapporto prima della
pubblicazione è stato presentato a Enel. I risultati sono di oltre
360
casi all’anno sui dati di emissione 2009. Nel frattempo la
produzione da carbone di Enel è aumentata
3. Enel è il principale produttore di elettricità da carbone in Italia
e
vuole costruire altre centrali a carbone.
Greenpeace chiede di non farlo e di prevedere una progressiva riduzione
dell’uso di carbone.
“
I vertici di Enel, che hanno promosso il nucleare e poi il
carbone, andrebbero rimossi”, commenta Giuseppe Onufrio, direttore
di Greenpeace Italia:
“Il futuro non è quello che loro disegnano.
Prima se ne accorgono i nostri politici, visto che Enel è ancora
pubblica al 31 per cento, meglio è per tutti gli italiani”.
Luigi
Lingelli
Noi
paghiamo le tasse, e i nostri soldi vengono prima spesi per costruire
centrali elettriche obsolete e inquinanti e poi ripaghiamo le tasse per
recuperare i danni, fatti da chi si è arricchito sulle spalle dei
contribuenti.
Alla
fine, poi, dopo l'inquinamento causato e tanta gente morta per crancro
a norma di legge, nessuno e' mai responsabile.
Anzi gli stessi dirigenti "responsabili" vengono fatti "fuori"
con liquidazioni milionarie......
Se visitate
tutte le pagine del nostro sito vi renderete conto che le
alternative esistono. A voi le conclusioni..........
ANCORA UNA VOLTA
SI E' VERIFICATO....GUARDATE IL VIDEO SOTTO:
Steorn Ltd è una azienda per lo sviluppo di tecnologie avanzate con
sede a Dublino, Irlanda.
Questa azienda è venuta alla ribalta della cronaca nell'agosto del
2006 per
aver pubblicato una intera pagina a pagamento sulla rivista
The
Economist[1]
dove annunciava di aver inventato una tecnologia per produrre energia
libera
e pulita (in evidente contrasto alle attuali
leggi di conservazione
dell'energia), non solo, ma all'interno del comunicato annunciava
che avrebbe scelto un giurì di scienziati che avrebbero verificato la
bontà dell'invenzione.
Sinteticamente, con tale annuncio, l'azienda afferma di aver sviluppato
una tecnologia di
Energia libera che può essere equiparata ad
una
macchina a moto perpetuo. Tale tecnologia è
in contrasto con le leggi fondamentali della termodinamica ed in
particolar modo con il
primo principio.
Al momento, nessuna conferma scientifica su quanto dichiarato
dall'azienda è divenuta di dominio pubblico....
CONTINUA A LEGGERE.....su
wikipedia.
Sean McCarthy of Steorn. Photograph: Graeme
Robertson/The Guardian