Tesla Coil per la trasmissione
dell' energia nell' etere.
Tesla Gli esperimenti vanno avanti ma in
silenzio anche se Tesla fu volutamente considerato pazzo.
Una
dimostrazione della trasmissione dell' energia di Marco Pizzuti.
Tesla's
Discovery and Application
of Radiant Energy
Of all the great
inventions and discoveries of Nikola Tesla, nothing stood out with
greater potential benefit to the whole of humanity than his discovery
of Radiant Energy in 1889. The series of observations
that led to the discovery of Radiant energy initially grew out of
experiments that Tesla
had conducted in an attempt to duplicate the results that Heinrich
Hertz had claimed to
achieve in affirming the existence of electromagnetic waves, the
discovery of which Hertz
announced in 1887. While replicating Hertz's experiments,
Tesla
experimented with violently abrupt DC electrical discharges and
discovered a new force in
the process. Only after conducting exhaustive experimental trials for
the next three
years, did Tesla announce this stupendous discovery in a paper
published in December,
1892, entitled "The Dissipation of Electricity". Incredibly, most
academicians
of the day completely missed the mark in understanding the true
significance of his paper. Noted scientists such as Sir Oliver Lodge,
mistakenly thought that Tesla
was referring to high frequency AC electricity in the operation of the
Tesla Transformer,
a huge blunder that remains to this day in the misnaming and
misinterpretation of the
Tesla Coil. The transformer that Tesla referred to in the 1892 paper
did not operate on
magnetic/electric field induction created by alternating currents. It
operated in an
entirely new domain of physics based on abrupt discharges of
electrostatic potentials and
the subsequent release of kinetic Radiant Energy from the omnipresent
ether. Tesla was now
operating under entirely new rules which he referred to as "dynamic"
electro-static forces and had, by now, completely abandoned
any further interest in the AC waveform.
The genesis of the
Lodge misunderstanding, however, began a few years earlier with the
publication of certain
mathematical formulas by a brilliant Scotsman named James Clerk
Maxwell. (from http://johnbedini.net/john34/Radiant1.htm)
Installazione
di trasformatori Tesla in Germania.
Simulazione del laboratorio di Tesla
Installazione
di trasformatori Tesla in Russia
Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando
annunciai la scoperta dei raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco
di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione. Ora presumo che
la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di
energia finora sconosciuta, un' energia senza limiti, che può essere
incanalata [1]".
Nikola Tesla (di Marco Pizzuti)
Così Nikola
Tesla apre il primo capitolo della propria autobiografia, un volumetto
polveroso fuori catalogo, comprato oltreoceano per pochi soldi in un
negozio di libri usati. Sembrava proprio che questo libro fosse un
“fondo di magazzino”, riguardante qualcuno poi non così importante.
Peccato però che a questo “qualcuno non così importante” si debbano
molte invenzioni che ognuno di noi usa tutti i giorni nella vita
quotidiana e quasi tutte le più grandi scoperte del XX secolo come ad
esempio la prima grande centrale idroelettrica del mondo (cascate del
Niagara), i sistemi elettrici polifase a
corrente alternata della nostra rete elettrica, i motori a
campo magnetico rotante dei nostri elettrodomestici, il tubo catodico
dei vecchi televisori, il tachimetro/contachilometri delle automobili,
le lampade a vuoto luminescenti (neon) degli uffici, le porte logiche
dei pc, il radar per il controllo del traffico aereo o indispensabili
strumenti di comunicazione moderna come la radio .
Ed infatti anche se i libri di scuola, le istituzioni e i mass-media
celebrano ancora solennemente il nostro Guglielmo Marconi come
l’inventore del telegrafo senza fili (il nome della radio di allora)
esiste una sentenza della Corte Suprema USA che ha riconosciuto la vera
paternità della radio a Nikola Tesla .
Ciononostante, tutte le più grandi enciclopedie continuano a liquidare
la sua vita e le sue opere nelle poche righe di un trafiletto dove
troviamo citato il suo nome esclusivamente come unità di misura
dell’induzione elettromagnetica.
Una volta conosciute la sua storia però non si può non provare un
grande senso di gratitudine nei suoi confronti e non ci si può non
interrogare sul come un genio così eccelso possa essere stato
completamente dimenticato. Di tanto in tanto però, lo scomodo nome di
Tesla riemerge dall’oblio come ha fatto nel 2007 quando i ricercatori
del MIT (Massachussets Institute of Tecnology) hanno annunciato al
mondo di essere riusciti a trasmettere energia elettrica senza fili
utilizzando i principi di risonanza scoperti dallo scienziato serbo più
di un secolo prima!
Dall’anonimato al sodalizio
con Edison
Nikola
Tesla era di nazionalità serba ma nacque nella cittadina croata di
Smilijan nella notte fra il 9 e il 10 luglio del 1856. Suo padre
Milutin era un sacerdote ortodosso mentre sua madre, Duka Mandic, pur
non essendo una donna istruita (non aveva frequentato la scuola per
accudire i propri fratelli e le proprie sorelle minori dopo la malattia
che aveva reso cieca la madre) era dotata di una memoria e di una
capacità d’inventiva davvero prodigiosa. Tesla per sua fortuna ereditò
entrambe le qualità dei suoi genitori, il rigore morale del padre e le
eccezionali doti intellettuali della madre, una donna che come lui
stesso amava ricordare aveva brevettato un modo per estrarre dalle
fibre vegetali il filo che poi utilizzava nei lavori di ricamo . Tesla dal canto suo, venne
attratto dalla scienza e dalla tecnica già all’età di 4 anni, quando
strofinando la mano sul pelo del suo gatto domestico vide il formarsi
di alcune scintille, un comune effetto elettrostatico che lo incuriosì
a tal punto da lanciarlo alla scoperta dei fenomeni elettrici per il
resto della vita. Così dopo aver terminato gli
studi di fisica e di matematica al Politecnico austriaco di Graz
(contemporaneamente aveva iniziato a studiare filosofia all’Università
di Praga), continuò a studiare e a lavorare tra le 20 e le 22 ore al
giorno per dedicarsi alla sperimentazione. All’età di diciassette anni si
accorse di possedere una capacità di concentrazione mentale così
straordinaria da riuscire a vedere “materialmente” davanti a sé tutto
ciò che immaginava senza poter più distinguere il mondo reale da quello
virtuale. Appena divenne ingegnere
utilizzò questa facoltà per passare dall’intuizione all’invenzione
perfetta in ogni minimo dettaglio direttamente nella sua mente
matematica senza avere alcun bisogno di prototipi reali. Alcune fonti affermano inoltre
che Nikola Tesla, per sua stessa ammissione, era un ingegnere ed un
fisico visionario che riceveva le intuizioni da un profondo stato di
astrazione mentale Molti anni dopo, nel 1899,
mentre stava conducendo esperimenti nel suo laboratorio di Colorado
Springs, ricevette un segnale radio che si ripeté continuamente. In tale occasione affermò
pubblicamente di avere captato un messaggio radio proveniente dallo
spazio ma venne ridicolizzato dal mondo accademico. Oggi però sappiamo che esistono
effettivamente dei “rumori di fondo” che vagano all’interno della
nostra galassia e che alcuni di essi possono essere realmente scambiati
(vista la loro ripetitività) per messaggi intelligenti. E nonostante lo scetticismo
dell’epoca è sempre a Tesla che dobbiamo la prima scoperta delle onde
radio provenienti dal cosmo
Nikola
Tesla si dedicò anima e corpo allo sviluppo di motori elettrici e di
impianti di ILLUMINAZIONE che potessero sfruttare i principi
della
CORRENTE alternata. E così, nel 1881, mentre lavora
come disegnatore e progettista all’Engineering Department del Central
Telegraph Office, iniziò ad elaborare il concetto della rotazione del
campo elettromagnetico che in seguito rese utilizzabile la CORRENTE elettrica alternata. L’anno successivo si trasferì a
Parigi per lavorare alla Continental Edison Company e nel 1883 realizzò
il primo motore a induzione di CORRENTE alternata della storia . E fu proprio durante la fase di
progettazione e di costruzione di quest’ultimo che lasciò senza fiato
tutti i colleghi e gli operai che ebbero modo di assistere in prima
persona al suo straordinario, quanto inusuale metodo di lavoro. Un modus-operandi che è
risultato semplicemente impossibile per qualunque altro scienziato a
lui precedente, postumo o contemporaneo. E ciò in quanto, come
anzidetto, non gli era necessario passare attraverso la fase dei
prototipi, le invenzioni venivano rielaborate esclusivamente nella sua
mente fino a quando non raggiungevano la perfezione. Così una volta terminata la fase
della ideazione disegnava il progetto che poi passava direttamente alle
catene di montaggio . Nel 1884, il giovane Tesla si
imbarcò alla volta degli Stati Uniti per entrare a lavorare nel team
dell’inventore più ricco e celebrato di allora, Thomas Alva Edison. La sua speranza era quella di
ricevere i mezzi finanziari e le strutture per continuare la
sperimentazione e realizzare così tutte le sue invenzioni. Aveva con se solo una lettera di
presentazione che sbalordì persino Edison. A scriverla fu il migliore
ingegnere di Edison alla Continental Edison Company di Parigi e
recitava quanto segue:
“Nella
mia vita ho conosciuto solo due grandi uomini, uno è lei Mr Edison e
l’altro ce lo ha di fronte.”
Edison allora, incuriosito ma
allo stesso tempo irritato per essere stato messo sullo stesso piano di
uno sconosciuto e squattrinato ingegnere appena immigrato, concesse
immediatamente udienza a Tesla affinché gli esponesse i concetti della
sua scoperta relativa alla CORRENTE alternata.
Ma quando comprese meglio di
cosa si trattava affermò che una simile tecnologia non avrebbe mai
potuto funzionare. In questo modo cercò di proteggere il futuro del suo
giro d’affari legato ai diritti sui brevetti a CORRENTE continua, ovvero il tipo di
elettricità che oggi utilizziamo quasi esclusivamente per le batterie.
Lo scienziato serbo tuttavia non si perse d’animo e accettò comunque di
lavorare duramente per Edison nell’esecuzione di altri progetti
poiché aveva un assoluto bisogno di danaro. A fronte degli impegni
lavorativi assunti per la modifica dei generatori di CORRENTE continua, Edison promise a Tesla un
compenso di ben 50,000 $ con una semplice stretta di mano tra
“gentiluomini”. Ma non appena quest’ultimo terminò il compito
affidatogli si vide rifiutare il credito maturato sulla base del fatto
che non aveva stipulato alcun contratto scritto.
Edison
infatti liquidò Tesla con la celebre frase: “Mr. Tesla, voi non capite il nostro
humour americano!”.
La guerra delle correnti
Dopo il “divorzio” da
Edison Tesla fu costretto a lavorare per circa un anno come manovale in
una ditta di scavatori. Nel maggio del 1885 però, il
magnate di Pittsburgh George Westinghouse acquistò tutti i suoi
brevetti sui motori a CORRENTE alternata
fondando la Westinghouse Electric Company ed iniziò la famosa guerra
delle correnti contro Edison. Il confronto commerciale terminò
con la vittoria di Westinghouse ma i costi economici che quest’ultimo
dovette sopportare furono enormi. Inoltre Westinghouse doveva dei
compensi altissimi proprio a Tesla e se li avesse pagati sarebbe finito
in bancarotta.
Tesla allora si recò in soccorso
di Westingouse affermando: “I
benefici che deriveranno alla società dal mio sistema di CORRENTE alternata polifase è per me più
importante dei soldi che entreranno nelle mie tasche. Mr. Westinghouse,
voi salverete la vostra azienda così potrete sviluppare le mie
invenzioni. Qui c’è il vostro contratto e qui c’è il mio, li strappo a
pezzetti e non avrete più problemi con le mie royalties”.
Un episodio da cui traspare
quanto Tesla sia sempre stato coerente con sé stesso. Egli infatti
aveva sempre affermato che lo scopo ultimo della scienza fosse il
miglioramento delle condizioni dell’umanità e quindi non esitò a
sacrificare se stesso per il bene comune. Grazie a questo gesto,
Westinghouse rimase nel mondo del business e poté continuare a produrre
i dispositivi a CORRENTE alternata
inventati da Tesla. Schivo dal successo personale ed
egoistico, egli era felice di trasmettere il proprio successo agli
altri. E fu proprio la produzione e la DISTRIBUZIONE dell’energia elettrica alternata a
condurre poi l’umanità nella c.d. epoca moderna. Ciò in quanto la CORRENTE continua di Edison oltre ad offrire
prestazioni minori a costi molto più elevati non poteva essere
distribuita oltre i 3 km di distanza a causa della forte resistenza
elettrica che sviluppa sui cavi conduttori (Legge di Ohm). Tesla impiegò ogni centesimo
guadagnato per reinvestire in sperimentazione e ricerca inventando tra
le molte cose, la bobina a circuito risonante, ovvero un
trasformatore ad alto voltaggio che divenne poi uno strumento
indispensabile per la fornitura della CORRENTE alternata sulle lunghe distanze. Per Tesla insomma il vero
successo personale era poter condividere le proprie scoperte con gli
altri, ovvero contribuire attivamente al progresso dell’umanità intera.
Sugli scopi che il vero uomo di
scienza dovrebbe conseguire, egli affermò infatti: “L’uomo di scienza non mira ad un
risultato immediato. Egli non si aspetta che idee avanzate siano
immediatamente accettate. (…) Il suo dovere è fissare i principi
fondamentali per quelli destinati a venire dopo e indicare loro la
strada” .
Tesla
inoltre sosteneva di avere scoperto come imbrigliare l’etere, ovvero
una fonte inesauribile e gratuita di energia che permea tutte le cose
compreso lo spazio vuoto . Per tali affermazioni venne definito folle
dal resto del mondo accademico ma in epoca moderna tale forma di
energia è stata riscoperta sotto il nome di energia del vuoto
quantistico e misurata sperimentalmente con l’effetto Casimir
.
La TRASMISSIONE di energia senza fili
Nel maggio del 1899, Tesla si
recò a Colorado Springs dove istallò un nuovo laboratorio per
effettuare una serie di esperimenti tra cui valutare la possibilità di
trasmettere energia attraverso i media naturali come la terra, l’acqua
e l’atmosfera. Egli riteneva infatti
praticabile trasmettere energia elettrica a località lontane senza la
necessità di ricorrere ai fili conduttori. Aveva cioè scoperto che la
Terra a determinati voltaggi e frequenze si comporta come un ottimo
conduttore di energia elettrica. Inoltre, dall’osservazione
diretta dei rovesci temporaleschi aveva notato un fenomeno incredibile,
i suoi oscillatori elettrici captavano maggiore energia con l'aumentare
della distanza del temporale. In pratica avveniva il contrario
di ciò che si sarebbe aspettato di vedere. Capì allora che le oscillazioni
elettriche prodotte dai fulmini creano delle onde stazionarie, le
quali, a suo parere potevano essere utilizzate per trasportare energia
elettrica senza dispersione su tutto il globo con addirittura un
guadagno energetico proporzionato alla posizione e alla distanza. Sfruttando queste conoscenze,
riprodusse artificialmente le scosse delle folgori con la sua bobina da
cento milioni di volts per creare onde stazionarie nel terreno
riuscendo a trasmettere 10.000 watts di potenza a circa 40 km di
distanza. Tesla però sapeva che tale
tecnologia non sarebbe mai stata accetata dai suoi finanziatori in
quanto avrebbe ridotto i costi di produzione e di DISTRIBUZIONE dell'energia elettrica a zero! A ciò va aggiunto il fatto che
chiunque avrebbe potuto ricevere energia gratuitamente semplicemente
piantando un' antenna nel giardino senza che fosse possibile misurare e
far pagare l'elettricità così assorbita. Per queste ragioni in seguito
Tesla mantenne l'assoluto riserbo sui veri scopi che intendeva
realizzare. Egli sosteneva inoltre che la zona dell’atmosfera terrestre
posta a 80 Km dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice e
che quindi poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica
verso lunghe distanze. Rimaneva però il problema di
come inviare segnali elettrici ad una tale altitudine e quindi si
rivelò essere la via meno praticabile.
L’interno
del laboratorio a
Pikes Peak, Colorado. I lampi che si vedono sono generati dalla
bobina Tesla di sua invenzione.
Ritornato a New
York, Tesla scrisse un articolo dal tono futuristico sul Century
Magazine in cui affermò di poter costruire un "sistema mondiale di
trasmissioni senza fili " utile per comunicare telefonicamente, inviare
notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di
carattere militare o privato.
L'articolo catturò l'attenzione di J. P. Morgan, un grande banchiere
d'affari che gli offrì un finanziamento iniziale di 150,000
$, in cambio del 51% delle azioni sul progetto.
La
Wanderclyffe Tower di Long Island
Nel
1901 Tesla si mise alla costruzione del suo nuovo sistema di TRASMISSIONE mondiale vicino alle scogliere di
Wanderclyffe, nel Long Island dello stato di New York. Si trattava dello sviluppo e del
perfezionamento dell'impianto di TRASMISSIONE già da lui utilizzato a Colorado
Springs ed era caratterizzato da una struttura portante interamente in
legno con una enorme cupola metallica toroidale sul vertice. Ma per quanto la Wanderclyffe
Tower fosse perfettamente idonea a svolgere molte funzioni, lo scopo
che primariamente Tesla voleva raggiungere con la sua costruzione era
la TRASMISSIONE di elettricità senza fili in tutto
il globo, un obiettivo che lo scienziato si guardò bene dal rivelare al
suo finanziatore. Inoltre, il 12 dicembre dello
stesso anno il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale:
Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera "S" oltreoceano da una
località in Cornovaglia fino a Newfoundland, in America. Tesla allora reagì affermando
che l'inventore italiano aveva utilizzato ben 17 dei suoi brevetti per
ottenere quel risultato e iniziò una battaglia legale contro di lui. Ma quando qualche tempo dopo
Tesla dichiarò ai giornali di potere illuminare tutta la città di
Parigi con il suo trasmettitore di Warderclyffe, Morgan scoprì che il
vero scopo di Tesla era quello di trasmettere gratuitamente energia
elettrica senza fili e quindi ritirò immediatamente il suo appoggio
finanziario al progetto dicendo allo scienziato che avrebbe fatto
meglio a realizzare un impianto come quello di Marconi. Il super banchiere infatti aveva
chiesto a Tesla solo di sviluppare un sistema di comunicazione avanzato
su cui poter lucrare e non certo una tecnologia che andasse contro i
suoi stessi interessi di profitto. Di conseguenza, dietro la pressione
dei poteri forti, Tesla venne prima fermato ad un passo dal
completamento del sistema mondiale, poi isolato da tutto il resto del
ghota finanziario (non trovò più nessuno disposto a fargli credito) e
infine dimenticato da media e istituzioni insieme alle sue scoperte
scomode. Dal momento della storica
rottura con Morgan, Guglielmo Marconi fu elevato a nuova "star"
internazionale delle radiocomunicazioni. Tesla invece sprofondò in un
mare di debiti mentre i mass-media si accanirono contro di lui
dipingendolo come un folle agli occhi del pubblico. Ciononostante una sentenza della
Corte Suprema americana del giugno 1943 (caso 369, 21 Giugno 1943) sta
ancora aspettando che il premio Nobel della radio venga restituito al
suo vero ideatore, Nikola Tesla (U.S. patents #645,76 e
#649,621). Tesla diede il proprio
contributo anche all'invenzione del radar e di tutte le altre
tecnologie moderne che sfruttano i principi di risonanza come gli
strumenti medici diagnostici più avanzati (ad es. la T.A.C. e la
risonanza magnetico nucleare).
Il
rifiuto dei Nobel
Ancora nel 1912, Tesla godeva
ancora di una discreta fama mondiale e venne persino candidato al
Premio Nobel per la Fisica ma lo rifiutò per non averlo ricevuto nel
1909 al posto dell'italiano. Nel 1915, Tesla rifiutò di nuovo il premio
Nobel per essere venuto a conoscenza del fatto che avrebbe dovuto
condividerlo con Edison. Entrambi quindi non ricevettero
tale onorificenza. E per Ironia della sorte nel
1917 gli venne attribuita una onorificenza intitolata, guarda caso, a
Edison, la Edison Medal, che questa volta accettò suo malgrado come
ultimo disperato tentativo per evitare l'oblio.
Un
modello per gli uomini di scienza
Tesla si mostrò sempre
schivo e distaccato sia dalle ricchezze materiali che dal successo
personale ponendosi così come modello ideale per tutti i veri uomini di
scienza. Fino agli ultimi anni di vita
rimase convinto di poter ancora offrire il suo contributo al progresso
e sperava ancora nell'aiuto di un finanziatore che non arrivò mai. Non ci sono notizie precise
relative alla data della sua scomparsa ma si suppone che sia morto il 7
gennaio 1943, all'età di 86 anni. Tesla viveva solo, in una stanza
d'albergo e quindi il suo corpo senza vita venne trovato circa 24 ore
dopo il decesso. Più di 2000 persone
presenziarono al suo funerale a Manhattan, comprese personalità
politiche eccellenti e personaggi noti dell'alta società.
"La
scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine
ultimo il miglioramento delle condizioni dell' umanità". Nikola Tesla
Tutti i problemi della nostra societa'
(inquinamento, guerre, disuguaglianze, ecc...) sono spiegati da questo
video in meno di 10 minuti.
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